AUTORITA' PORTUALE
CATANIA
Area Demanio, Lavoro Portuale, Statistiche, Ufficio Gare e Contratti
La specificità dell'organizzazione del Lavoro Portuale
Anno 2005
Il Servizio preposto all'azione di coordinamento e gestione delle operazioni e lavoro portuale ha proceduto nell'anno in esame al rilascio di n. 6 autorizzazioni all'esercizio delle attività d'impresa per operazioni portuali di cui all'art. 16 L. 84/94, secondo le indicazioni all'uopo assunte in sede di Commissione Consultiva Locale ed in sede di Comitato Portuale, in ragione dei traffici registrati dallo scalo nell'anno precedente.
La predetta attività risulta espletata in esito ad apposito iter istruttorio, finalizzato a verificare la sussistenza dei requisiti previsti ex lege e finalizzati al rilascio dell'autorizzazione o al rinnovo della stessa.
Per quanto concerne il settore delle operazioni portuali, l'Autorità Portuale ha proceduto a mantenere n. 1 autorizzazione preesistente già rilasciata con validità quadriennale, avendo la medesima impresa dimostrato affidabilità per il profilo dei servizi resi ed il mantenimento dei requisiti giuridici previsti, ed altresì, si è proceduto al rilascio di tre rinnovi in forma quadriennale e due in forma annuale, nonché al rinnovo dell'unica autorizzazione all'espletamento di operazioni portuali in regime di Self - Handling.
In relazione a quanto sopra, sono stati emessi i correlati certificati di incasso, a titolo di canone e relativo conguaglio.
Nell'ambito della disciplina di cui all'art. 16 – comma 1 – della legge n. 84/94, relativa ai Servizi Portuali, è stata rilasciata n. 1 autorizzazione.
Per quanto concerne all'attività delle imprese portuali, si è registrato un incremento sia concernente all'acquisto delle dotazioni meccaniche che all'assunzione di personale addetto alle operazioni portuali.
Per quanto concerne l'attività di vigilanza delle attività di cui all'art. 68 del Codice della Navigazione, sono state autorizzate n. 47 Ditte/Società ad operare in ambito portuale, previo versamento di un corrispettivo all'uopo stabilito con ordinanza e previo parere della Commissione Consultiva Locale e del Comitato Portuale.
L'Ente ha intensificato l'attività di controllo dei piazzali nel corso dello svolgimento delle operazioni commerciali sia per confermarsi come punto di riferimento istituzionale in quelle ipotesi contingenti facilmente verificabili in un ambito lavorativo così variegato, che ha già fatto registrare i primi risultati tangibili in ordine all'assegnazione degli accosti, al controllo sul peso dei carichi e, soprattutto, per i profili di certezza della quantificazione e consequenziale riscossione di proventi riconducibili alla sosta delle merci in banchina.
Purtroppo sono rimaste pressoché immutate le problematiche già evidenziatesi nel corso del biennio precedente, concernenti le dinamiche operative e gestionali della CSP e della CLP Impresa Portuale.
In merito non si possono non ribadire integralmente le osservazioni e le proposte già formulate in passato dal Servizio lavoro Portuale.
In ordine alla problematica inerente il riconoscimento dei benefici per l'esposizione all'amianto, questo Ente è in attesa di verificare se e quanti lavoratori portuali appartenenti alla CSP abbiano formulato istanza, da produrre all'INAIL entro il 15.06.2005, inerente il rilascio di certificazione per l'esposizione all'amianto, utile ai fini del riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dal decreto Interministeriale del 27.102004.
A tal proposito, preso atto che appare ancora in fase di stallo la posizione del personale dipendente dalla CSP, il Servizio Lavoro Portuale intende avviare gli adempimenti propedeutici all'applicazione dell'art. 17 della legge n°84/94 e s.m.i., con particolare riferimento alla promozione del Consorzio Volontario, quale alternativa di contenimento delle contingenti implicazioni sociali all'ipotesi di liquidazione della CSP.
Ovviamente appare necessario avviare tutta una serie di verifiche, sia mediante un esame complessivo della documentazione agli atti che attraverso una procedura compartecipata con tutti gli operatori del mercato delle operazioni portuali, finalizzate ad accertare l'esistenza di quei presupposti economico-finanziari di fattibilità, affinchè l'ipotizzata svolta del mercato del lavoro interinale possa costituire un volano per il consolidamento del mercato portuale senza implicazioni negative sul piano occupazionale.
Nel mese di Ottobre c.a., la Compagnia di Navigazione TIRRENIA ha formalizzato all'impresa portuale MARIMPORT Srl il preavviso di disdetta del contratto avente appunto ad oggetto lo svolgimento delle operazioni portuali inerenti le unità di proprietà in scalo a Catania, nonché il correlato contratto di Agenzia Marittima con la MARANGOLO, facente capo alla medesima proprietà.
In esito, la citata impresa portuale MARIMPORT Srl ha avviato la procedura di licenziamento di numero 23 lavoratori portuali.
La suddetta procedura ha indotto i lavoratori portuali aderenti alla FAST/Confasl a proclamare lo stato di agitazione, indicendo uno sciopero a tempo indeterminato a decorrere dal 21.11.2005.
Medito tempore, questa Amministrazione riceveva rassicurazioni dall'Impresa Portuale in argomento circa il normale svolgimento delle operazioni di carico/scarico delle navi dalla stessa "movimentate", mediante l'accesso alla prestazione di manodopera portuale temporanea.
Questa Amministrazione, allo scopo di garantire la normale operatività dello scalo e pertanto degli approdi ed allo scopo di individuare ogni percorso utile alla tutela delle maestranze portuali, ha avviato la procedura di "raffreddamento ed il tentativo di conciliazione" all'uopo prevista dalla normativa vigente, convocando le parti sociali, le parti datoriali e la Compagnia TIRRENIA per il giorno 18.11.2005.
Nel contesto di tale incontro, al quale non ha preso parte alcun rappresentante della Compagnia di Navigazione TIRRENIA benché regolarmente convocata, questa Amministrazione, ha promosso un incontro innanzi al Prefetto di Catania, finalizzato a mediare la vertenza in atto, tenuto conto, da un lato, che allo stato non si registra una diminuzione del traffico ma una decisione in linea con il principio di libero mercato e dall'altro, che la scelta commerciale della Compagnia di Navigazione TIRRENIA, libera di vincolarsi contrattualmente con una qualunque delle imprese portuali legittimate a tale esercizio all'interno dello scalo etneo, non è suscettibile di condizionamenti, nella misura in cui siffatta autonomia organizzativa viene condotta nel rispetto delle regole e delle norme vigenti.
Nel frattempo questa Autorità Portuale, di contro, ha attivato una verifica concernente il mantenimento del requisito di autonomia organizzativa dell'impresa portuale MARIMPORT Srl, atteso che la rimanente quota di unità lavorative è pari a n° 5 lavoratori portuali e che non risulta allo stato variato il programma operativo dell'impresa MARIMPORT in relazione al traffico gestito.
In esito a tale proposta, i rappresentanti dei lavoratori hanno accolto con soddisfazione il coinvolgimento dell'Autorità Prefettizia ed hanno sospeso lo sciopero pur mantenendo lo stato di agitazione.
Intanto la Compagnia di Navigazione TIRRENIA ha stipulato un contratto inerente le operazioni portuali sulle navi di proprietà con l'Impresa Portuale etnea NICOBER ed il correlato contratto di Agenzia Marittima con la Navigerum Srl.
Dopo svariati incontri, promossi da questa Amministrazione, si è riusciti a mediare la predetta crisi occupazionale, ottenendo una seppur minima riduzione dei preavvisi di licenziamento da parte della MARIMPORT(da 23 a 19).
Confortati dai dati di traffico dello scalo, che circoscrivono la suddetta crisi al rapporto privatistica Compagnia - Impresa Portuale, si è ottenuto altresì che le unità lavorative collocate in licenziamento sono state riassorbite in parte dall'Impresa Portuale NICOBER (nove unità), nuova affidataria delle operazioni portuali sulle unità TIRRENIA, in parte dall'Impresa Portuale EST Srl (2 unità), un'unità lavorativa alla SO.GE.SAL. Srl.
Il Dirigente
Dott. Davide Romano
V° IL PRESIDENTE
Santo Castiglione