Visita le città - Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale

Turismo / Visita le città

Il porto di Catania è ubicato in una zona strategica per la visita, da parte dei turisti che arrivano via mare, di una buona parte del patrimonio artistico e culturale della città:

Piazza Duomo dove si possono ammirare la maestosa Cattedrale ed il Palazzo degli Elefanti sede del Municipio. Al centro della piazza si trova La Fontana dell’Elefante, simbolo di Catania. Abbiamo inoltre il Palazzo dei Chierici ed il Museo Diocesano, Porta Uzeda, la meravigliosa Fontana dell’Amenano, il fiume sotterraneo che scorre lungo tutta la città e affiora proprio in Piazza Duomo. Nel sottosuolo abbiamo poi le Terme Achilliane.

La Pescheria ovvero l’antico mercato del pesce della città di Catania, luogo di grande folclore in cui si respira un’aria di costante allegra. Attraverso i pittoreschi vicoli lungo i quali si snoda il mercato il vociare è incessante e si assiste ad uno straordinario spettacolo di colori e di odori che si imprime nella mente e nel cuore di chi vive questa entusiasmante esperienza.

Tutto questo a soli cinque minuti a piedi dal porto.

Esiste inoltre un servizio di sightseeing tour della città a bordo di un trenino con partenza da Piazza Duomo.

Dal 01/06/2021 sono riaperte le visite al Forte Vittoria.

Visualizza cosa fare per la visitare il Forte Vittoria

All’interno del porto di Augusta si trovano due forti, Garcia e Vittoria (di seguito come fare per visitare il Forte), che sono la diretta conseguenza dei continui attacchi dei barbari e dei pirati che tormentavano, in quel tempo, le coste della Sicilia. Per impedire queste aggressioni re Filippo II di Spagna, dà incarico al Viceré Don Garsia de Toledo di ostacolare i nuovi invasori. Quindi il Vicerè, per risolvere il problema della difesa del porto, propone […] un triangolo fortificato articolato su due forti, il primo all’entrata, e l’altro nel fondo della baia, destinati ad incrociare i loro fuochi con quelli del castello.

Il progetto di Don Garcia de Toledo inizialmente prevede un unico forte da costruirsi sulle due isolette presenti nel porto; invece, non sappiamo per quale ragione, vengono costruiti due forti, collegati tra loro da un cordone di pietre, uno denominato forte Garcia, dal suo nome, e l’altro più piccolo denominato Vittoria, in onore della moglie.

Inoltre, sempre nell’ottica di difendere l’ingresso del porto, nel 1571 il Viceré Don Ferdinando Avalos, fa costruire all’imboccatura del porto, su di un isolotto, una torre e vi fa installare una lanterna per favorire la navigazione.

Dalla relazione sul Regno di Sicilia, inviata al viceré Conte de Alba nel 1585, sono citati i “dos castillos” di cui uno adeguato alla difesa del porto, l’altro di meno perché piccolo e non adatto al gioco dell’artiglieria.

Infatti, il forte Vittoria è un poligono aperto su una corte interna, con un solo piano terrazzato sul quale sono collocati i cannoni, previsti in numero di 13. I difetti principali dei due forti, oltre alla loro dimensione ridotta, si possono individuare nelle piattaforme troppo strette per le manovre dei cannoni, nelle rampe di accesso scomode, e nell’assenza di casematte per un tiro radente.

Successivamente, nel tentativo di renderli più adatti alla difesa, si propone di […] terrapianarli poiché essendo vacanti di dentro col disparare dell’artiglieria, essi si scuotono e con quelli d’inimici facilmente si potrebbero mettere a terra

Una relazione anonima databile tra il 1635 ed il 1640 nota l’inadeguatezza dei Forti Garcia e Vittoria che non hanno lo spazio di rinculata necessario per l’artiglieria e di cui occorrerebbe terminare i parapetti e le cannoniere. Il forte a quella data è munito di 2 cannoni, 2 mezzi cannoni e 2 mezze colubrine. Riguardo alla guarnigione, il numero dei soldati presenti, riportato dallo Spannocchi nella descrizione del litorale del 1578, è di 35 tra i due forti. Inoltre, vi è una cappella intitolata a Maria SS. Di Porto Salvo.

Ma è durante l’assedio del 1675, da parte delle truppe francesi capitanate dal Duca di Vivonne, che si evidenzia la scarsa efficacia delle fortificazioni di Augusta. La città è sottratta agli spagnoli senza che sia opposta una resistenza adeguata, sorprendendo le truppe di Vivonne che si aspettano, data l’importanza del porto e la presenza dei forti, una opposizione più decisa.

Dopo l’occupazione delle truppe francesi si ripresenta il problema della difesa del porto di Augusta, troppo aperto per essere controllato soltanto dai tre forti.

 

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