Autorità portuale di Catania
L'Autorità portuale di Catania è un ente di diritto pubblico istituito dalla Legge 84/94 con i compiti di indirizzo programmazione, promozione e controllo delle operazioni portuali, nonché preposto alla manutenzione delle parti comuni portuali e le attività dirette alla fornitura di servizi di interesse generale. Tra gli obiettivi della Port Authority assume rilievo la promozione dello scalo in Italia e all'estero. A tal proposito le azioni sono da sempre rivolte a favorire l'internazionalizzazione attraverso l'inserimento del porto in un circuito intercontinentale.
Organi di amministrazione e controllo
L'Autorità portuale è un ente dotato di autonomia finanziaria e di bilancio, sottoposto alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché di una sezione speciale della Corte dei Conti. L'ente è costituito da tre organi di collegiali, la Commissione consultiva locale, il Comitato portuale ed il Collegio dei Revisori dei Conti. La Commissione consultiva locale si pronuncia in merito a problematiche afferenti il lavoro portuale, all'interno del quale trovano rappresentanza le amministrazioni locali e le parti sociali, si pronuncia sui più importanti atti di gestione dell'Ente. Il Collegio dei Revisori, i cui membri sono invitati a partecipare ai lavori del Comitato portuale, provvede al riscontro degli atti di gestione, accertandone la regolarità contabile.
Security portuale
L'Autorità portuale, come previsto dal Codice Internazionale per la sicurezza dei porti, International Ship and Port Security Code, ha redatto ed approvato il Port Facility Security Plan, entrato in vigore il primo luglio 2004, dopo l'approvazione dell'Autorità marittima. Il suddetto Piano di Sicurezza, oltre alle procedure con le quali ha individuato le misure di mitigazione dei rischi in caso di aggressione terroristica nella fase di approdo delle navi al porto, prevede anche interventi alle infrastrutture.