Presentazione

IL PORTO DI CATANIA

La condizione geografica privilegiata del porto di Catania si riflette anche sul territorio regionale, considerato che il porto di Catania risulta asservito ad un bacino terrestre rappresentato da sei province siciliane su nove, ed una popolazione complessiva di tre milioni di abitanti.

Altre caratteristiche fondamentali sono rappresentate dalla polivalenza delle attività che si svolgono in porto: commerciale, crocieristica, cantieristica, industriale, peschereccia e diportistica, amatoriale e sportiva.

La vicinanza con la stazione ferroviaria, la ferrovia metropolitana, l’aeroporto, l’interporto ed il centro agroalimentare e il facile inserimento nella rete viaria e ferroviaria territoriale, conferiscono al porto di Catania una peculiarità unica in Sicilia: la “Centralità”, che Catania possiede non solo in qualità di Città Metropolitana, ma anche come sistema di network intermodale. Infatti, in un arco temporale inferiore a 10 minuti è possibile raggiungere la stazione ferroviaria passeggeri, quella merci, l’interporto, il mercato agroalimentare, l’aeroporto, la circumetnea, il tessuto dell’zona industriale e l’area commerciale etnea.

Le sue principali attività si possono così riassumere:

Commerciale: Il porto di Catania ha chiuso l'anno 2014 totalizzando complessivamente 6.791.191 tonnellate di merce (rotabili, container, colli, rinfuse secche e liquide) che attestano una crescita percentuale pari a +16,13 punti rispetto all'anno precedente (5.847.707 tonnellate), e che hanno portato lo scalo etneo al primo posto assoluto in Sicilia per la movimentazione di “merce secca”. Questo trend positivo di crescita che ormai accompagna da diversi anni il traffico del settore merceologico del porto di Catania è frutto di un’attenta pianificazione e dell’utilizzo di attrezzature specializzate negli specifici settori produttivi, che hanno consentito allo scalo etneo di operare con costi competitivi ad alta produttività.

In questo scenario si sono registrati notevoli sviluppi del settore containers che grazie ai collegamenti con i grandi "hub-port" di transhipment di Gioia Tauro, Malta e Cagliari, ha totalizzato, nel corso dell’anno 2014, una movimentazione complessiva di n.33.162 Teu’s pari ad un incremento di +37 punti percentuali rispetto all’anno precedente, mentre nel solo 1° semestre del corrente anno, rispetto allo stesso analogo periodo dello scorso anno, ha già registrato un ulteriore incremento pari a +49 punti percentuali, che lo proclamano primo scalo siciliano del comparto containers, prioritariamente asservito al comparto hi-tech, edile, alimentare, manifatturiero e della grande distribuzione terziaria, i cui insediamenti logistici risultano dislocati nella zona industriale di Catania sita a meno di 10 minuti dal porto.

Anche iI settore dei traghetti Roll–on e Roll-off ha avuto un eccellente incremento. Il segmento di traffico delle “Autostrade del Mare”, ha eletto Catania come “hub” naturale di connessione del network con il nord Italia, sia sul corridoio Adriatico (Ravenna e Brindisi), che sul corridoio Tirrenico (Napoli, Salerno, Livorno, Genova e Savona), nonché a sud con l’isola di Malta. Il comparto in esame ha fatto registrare nel primo semestre dell’anno 2015 una movimentazione merceologica in termini di tonnellate pari ad 3.223.670, che attesta il porto di Catania al quarto posto nello scenario degli scali nazionali con una percentuale di crescita pari a +6,8 punti percentuali.

Crocieristico: E’ il solo traffico che nel 2014 ha registrato una flessione totalizzando una movimentazione di n.232.954 passeggeri, contro i n.390.457 dell'anno 2013, sulla cui dinamica hanno certamente pesato gli iniziali favorevoli auspici della cosiddetta “primavera islamica” che hanno indotto inizialmente le compagnie di navigazione a spingersi verso gli scali mediorientali più economici in termini di costi. Tendenza questa repentinamente invertita a causa dei noti accadimenti geopolitici. All’uopo si precisa, che sin dai primi mesi dall’insediamento, la nuova Gestione Commissariale ha avviato, grazie all’azione congiunta intrapresa con il Sindaco del Comune di Catania Avv. Enzo Bianco, una forte azione di rilancio, i cui frutti sono già tangibili dalla stagione in corso il cui programma di accosti prevede un incremento del numero di navi e dei passeggeri, e ancor di più per la stagione 2016, con il ritorno dei cruise operators “Costa Crociere” e Royal Caribbian e la schedulazione di navi di ultima generazione, grazie all’incremento dei pescaggi oggi disponibili presso la “Darsena Polifunzionale”, inaugurata nel luglio del 2015.

Diporto: la realizzazione del porto turistico inserirà l’approdo etneo in un circuito mediterraneo competitivo.
La posizione geografica di Catania e del suo porto, la sua collocazione lungo le possibile rotte mediterranee, la vicinanza strategica dell’aeroporto e la possibilità di utilizzare la barca otto mesi l’anno, sono certamente i punti di forza dello scalo marittimo etneo.

Tecnologico: con un insediamento altamente tecnologico la società “Elettra Tlc spa” del gruppo Telecom France, ha installato nel porto di Catania l’unico deposito di cavi sottomarini per telecomunicazioni esistente nel bacino del sud Mediterraneo e garantendo l’approdo di due navi specializzate più moderne del mondo, nella posa e movimentazione dei cavi nell’intero bacino del mar Mediterraneo, mar Rosso e mar Nero.

Ricerca scientifica: L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - “INFN” svolge l’attività di assemblaggio di sensori ottici per instrumentare le stazioni di rivelazione (detection unit), finalizzati alla realizzazione del più grande telescopio sottomarino al mondo per la rivelazione di neutrini astrofisici di alta energia. L’Istituto gestisce una infrastruttura cablata sottomarina installata dallo stesso “INFN” al largo delle coste di Catania ad una profondità di 2100 metri sotto il livello del mare ed una distanza dalla costa di circa 25 km, i cui dati integrati con quelli acquisiti dalle stazioni della “INGV”, sono utilizzati per scopi di tipo scientifico ma anche per ottemperare alle direttive comunitarie relativamente alla “Marine Strategy”.   

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - “INGV” acquisisce i dati dalla stazione sottomarina SN1 installata al largo delle coste di Catania, connessa alla infrastruttura sottomarina dell’istituto “INFN”, per scopi di tipo scientifico. La stazione sottomarina SN1 è inoltre il primo nodo attivo di EMSO e rappresenta la prima infrastruttura installata in acque profonde in Italia per l’analisi, in real time, dei terremoti. Inoltre SN1 è la prima stazione attiva in Italia per l’Eraly Warning Tsunami, dell’ALMA MATER di Bologna. Altresì, con l’installazione di una Junction Box (nodo di diramazione) sono resi possibili una serie di esperimenti scientifici nell’ambito del progetto EMSO Medit e del progetto EMSO, per il monitoraggio in real time dei parametri oceanografici e della colonna d’acqua.

Entrambi gli istituti “INFN”  e “INGV”, stanno lavorando per la costituzione di una Joint Research Unit insieme ai principali EPR italiani ed il sito di Catania sarà uno dei principali siti sottomarini operativi della JRU oltre a rappresentare un nodo strategico EMSO.

La Nuova Darsena e l'interazione porto-città:  Con l'ultimazione della “darsena Commerciale” destinata al traffico Ro-Ro e containers, il Porto di Catania ha ultimato la prima fase del processo di grande infrastrutturazione dello scalo e si appresta ad avviare la seconda fase destinata al miglioramento, razionalizzazione e potenziamento delle strutture e delle aree esistenti. A tal uopo è stato predisposto ed inviato in data 15.12.2014, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, un documento contenente l'elenco delle opere che questa Amministrazione ritiene strategiche per completare l'assetto dello scalo etneo sotto tre profili principali:

- Miglioramento della sicurezza delle infrastrutture e dell'operatività portuale, mediante il consolidamento delle banchine e dei piazzali portuali per garantire i massimi standard antisismici, il rifiorimento della mantellata del molo di sottoflutto per migliorare la risposta alle mareggiate e a eventi calamitosi in genere, la creazione di strutture strategiche ai fini di Protezione Civile;

- Potenziamento delle connessioni stradali e della mobilità di merci e passeggeri fra il porto, l'interporto e l'Aeroporto di Catania che sorgono a pochi chilometri di distanza;

- Concretizzazione del processo di integrazione fra porto e città, realizzazione di percorsi e interconnessioni fra l'area portuale e il tessuto urbano, razionalizzazione degli spazi, riconversione delle strutture portuali a nuove funzioni urbane, con l'obiettivo di rilanciare una rivisitata funzione strategica per le aree di waterfront che, puntando sulla vocazione turistica della Città di Catania, si proponga come volano dello sviluppo socio economico dell'intera area metropolitana etnea.

L’amministrazione comunale di Catania ha affiancato e sostenuto sempre con grande interesse l’Autorità portuale nella politica di programmazione, promozione e ristrutturazione delle funzioni e delle attività del porto.
In quest’ottica il metodo adottato è stato quello di ricercare, privilegiare ed incentivare gli investimenti privati.
La città si è giustamente riappropriata del suo porto per farlo divenire oltre che motore di attività economiche, anche uno "spazio" da vivere.